Nicola Cruz e la musica delle Ande

Era da tanto che volevo scrivere di Nicola Cruz e della musica delle Ande. Quasi ti prende un timore reverenziale quando vuoi raccontare di uno dei tuoi artisti preferiti. È come rivelare una parte di te, che non sei ancora sicuro di voler offrire in pasto al mondo.

Lenta ma potente: la musica delle Ande

Da qualche parte mi sembra di aver letto che non c’è più spazio per inventare nuovi generi musicali. Niente di più falso quando qualche anno fa l’artista ecuadoriano (via Francia) piomba sulla scena musicale con un sound unico, lento ma potente, da lui stesso definito musica delle Ande, o Andes Step. Ispirato alla maestosità e bellezza della catena montuosa sudamericana che tocca ben 7 stati dal centro america fino ad arrivare alla Terra del Fuoco.

Ipnotica, funky, ripetitiva e mai uguale la sua musica fa di tutto per catturarti in un rituale quasi magico: i suoni ripetuti e gli strumenti precolombiani utilizzati non possono che portarti a Quito, Ecuador, da anni hometown dell’artista nato in Francia da genitori Ecuadoriani.

Nicola Cruz sembra determinato a rispolverare la musica tradizionale e gli antichi strumenti precolombiani in una nuova fusione elettronica, evocativa e potente. Ascoltando Cumbia Del Olvido non si può fare a meno di pensare che l’artista stia rappresentando la cultura musicale di un interno continente che vuole rispolverare le proprie radici pre-coloniche.

Le Ande

In una intervista di qualche anno fa, gli viene chiesto qual è la parte migliore del suo lavoro. Nicola Cruz risponde: “avere la possibilità di produrre musica davanti ad un panorama maestoso come possono essere le montagne delle Ande, lì la mia musica assume un significato davvero particolare.

Noi in questo momento ci possiamo solo immaginare come sarebbe lavorare davanti ad un panorama del genere. Però siamo certi che ascoltando i suoi pezzi e chiudendo gli occhi, possiamo viaggiare con la mente sulla Cordigliera facendo magari tappa a Quito.

Quito, la capitale dell’Ecuador, si trova a 2850 metri sul livello del mare ma, grazie alla vicinanza con l’equatore gode di un clima temperato. In pochi sanno che sorge sulle pendici orientali del vulcano attivo Pichincha e che il nome della città per esteso è San Francisco de Quito.

nicola cruz e la musica delle ande

Nel nostro viaggio con la mente, accompagnati dalla musica di Nicola Cruz, ci svegliamo con Folha de Jurema, apriamo le finestre della nostra camera a Quito e ci troviamo davanti un’alba perfetta. Una Quito semi addormentata con le luci della notte ancora da spegnere e il Pichincha con le sue pendici innevate a fare da guardiano silenzioso allo spettacolo del giorno che nasce.

Nicola Cruz: le migliori canzoni per iniziare a conoscerlo

Cumbia del Olvido, La Cosecha, Colibria sono alcuni dei pezzi più noti di Nicola Cruz. Anche se forse la prima cosa da ascoltare dovrebbe essere il suo live set per Boiler Room fatto a Tulum ormai 4 anni fa. Una delle prime volte che ascoltai Nicola Cruz. Ancora memorabile.

Purtroppo non ho avuto la stessa fortuna quando lo ascoltati live a Milano nel 2019. I pezzi indubbiamente magici, l’atmosfera ipnotica ma ben presto mi resi conto che il modo migliore per ascoltare Nicola non era al chiuso ai Magazzini Generali, ma a contatto con la natura. Avrei dovuto comprare un biglietto per le spiagge di Tulum, nel 2016, mannaggia.

 

 

4 risposte a "Nicola Cruz e la musica delle Ande"

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